Il monitoraggio Enea-Mise-Mite di Ottobre 2022
Dai risultati dei monitoraggi sul Superbonus 110% di ENEA-MISE-MITE sull’anno 2021, si evince una forte crescita registrata dalle costruzioni, pari al 20% e del 12% nel 2022.
L’Osservatorio congiunturale ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), infatti, ha rilevato che il Superbonus ha svolto, e continua a rappresentare, un importante volano di crescita per il settore delle costruzioni e per l’intera economia.
I RISULTATI DEL MONITORAGGIO ENEA-MISE-MITE
Anche a settembre continua e si rafforza l’ottima performance dello strumento fiscale già evidenziata nei mesi estivi: alla fine del mese, secondo i dati del monitoraggio Enea – MISE – MITE, gli interventi legati all’efficientamento energetico sostenuti dal Superbonus 110%, sono 307.191, per un ammontare corrispondente di 51 miliardi (di cui 38,8 miliardi si riferiscono a lavori già realizzati). In un solo mese (31 agosto – 30 settembre 2022), si registra un ulteriore e consistente aumento del 25,9% in numero e del 19,0% nell’importo, ovvero più di 63.000 interventi aggiuntivi, per un valore corrispondente di circa 8,2 miliardi.
Investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo: +22%
Per gli investimenti in recupero abitativo, giunti a rappresentare ormai il 40% del totale settoriale, si registra un segno particolarmente positivo (+22%) dopo gli eccezionali livelli già registrati nel 2021 (+25% su base annua). La dinamica registrata nel biennio 2021-2022, è facilmente spiegata dalle possibilità offerte dagli incentivi per la ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio abitativo: il Superbonus 110% e la possibilità di cedere i crediti maturati estesa anche agli altri bonus “ordinari”.
I condomini rappresentano il 12,3% del totale degli interventi, ma in termini di importo, gli interventi sui condomini continuano ad avere una importanza significativa, incidendo per quasi la metà dell’ammontare complessivo (ovvero 22,2 miliardi su 51,2). I lavori in questione, ovviamente, hanno un importo medio elevato (circa 585mila euro), se raffrontato agli interventi su singole abitazioni (circa 95/115mila euro).
A livello territoriale, si evidenzia una maggior concentrazione degli interventi legati all’efficientamento energetico sostenuti dal Superbonus 110% al Nord che continua ad incidere per circa il 50%. Segue il Sud con una quota di mercato del 30%, mentre il Centro si attesta al 20%.
La distribuzione regionale conferma al primo posto la Lombardia e poi, a distanza, Veneto e Lazio, seguiti dall’Emilia-Romagna. Continuano ad essere buone anche le performance di quattro regioni meridionali: Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna.
Previsioni 2023
In un simile contesto, la previsione dell’ANCE per il 2023 è di una flessione degli investimenti in costruzioni del -5,7% rispetto agli elevati valori raggiunti nel 2022. Tale risultato, che comunque conferma un livello di investimenti in costruzioni particolarmente elevato, risente del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria, per la quale si stima una flessione del -24,0%, a seguito della scadenza, a fine 2022, degli incentivi fiscali del Superbonus 110% per la riqualificazione degli edifici unifamiliari. Si ricorda, infatti, che questo segmento di mercato ha rappresentato, nel 2021 e nel 2022, circa il 50% degli investimenti realizzati con l’agevolazione fiscale.
Rimane da capire se queste previsioni potranno essere veritiere dato che il decreto Aiuti quater ha cambiato le carte in tavola. Cosa ci aspetta, dunque?
Per approfondimenti:
https://ance.it/wp-content/uploads/allegati/Osservatorio_-_Ottobre_2022.pdf